“L’artista
è un uomo del mondo intero, che comprende il mondo e le ragioni
misteriose e legittime di tutte le sue usanze” C.
Baudelaire
Una
collettiva d’arte contemporanea non dovrebbe essere, oggi, uno
sterile ed inutile contenitore che fa da vetrina ad una moltitudine
d’artisti appaiati nel solo nome della modernità. Deve essere
anche altro, anzi, ha l’obbligo di esserlo. Deve assolutamente
significare, in un mondo in cui domina, tristemente, il
significante.
Il
progetto ARTEFUORI ruota intorno all’audace idea di rappresentare
più mondi - reali, surreali, immaginari, immaginifici, interni,
esterni - e comprenderli nel segno unificatore della non-ovvietà,
senza presunzione alcuna, senza alcun tema sofisticamente inventato
ad uso e consumo di un qualsiasi criterio di omogeneità. Sta qui la
rivoluzionaria scommessa. E’ qui che vive la contemporaneità,
nutrendosi cioè di tanti ingredienti, di ragioni misteriose, di
usanze, di colori e di stili differenti. E nessun legame logico,
nessuno, perché i legami qui non c’entrano, qui si è volutamente
e programmaticamente FUORI, l’ovvio abita altrove.
Valentina
Crasto ci parla d’alchimia, con la sua sapiente combinazione
d’intrugli tra i più ricercati, eppure così quotidiani, e ordisce
trame inconsuete ma riconoscibili; Michele Depergola, con sculture
d’ulivo ci racconta storie di antico antropomorfismo vegetale, e ci
commuove; Vincenzo Spadavecchia pennella la donna con una dolcezza
che pare non appartenerle più, stando a ciò che la realtà oggi ci
dimostra; Marieclaire sembra calarsi in un multiforme inconscio
infantile fatto di forme e colori di bambino. Poi ancora il raffinato
artigianato di Domenica Crasto, che ci ricorda che l’arte, da
sempre, nasce nella bottega, dalle mani, dalle prove e le riprove: e
fa bene a rinfrescarcelo perché nell’era del digitale tutti si
incoronano artisti. Infine Martin Elfman, che magistralmente pare
aver portato Botero fra le nuvole di un suo personalissimo universo
poetico dalle tinte pastello.
ARTEFUORI
è il rispettoso incontro di tutto questo e ci restituisce la
rivoluzionaria idea di un mondo poetico non asservito alla logica
imperante della razionalità. L’orizzonte di senso si frantuma in
mille cocci di significato. Ricomporli? A che scopo? Sicuri che
sarebbe meglio?
ARTISTI PRESENTI
MARIECLAIRE
VINCENZO SPADAVECCHIA
MIMMA CRASTO
MICHELE DEPERGOLA
MARTIN ELFMAN
ARTISTI PRESENTI
MARIECLAIRE
VINCENZO SPADAVECCHIA
MIMMA CRASTO
MICHELE DEPERGOLA
MARTIN ELFMAN
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